Business Coach dell'anno 2021, 2022 e 2023 secondo la rivista CEO TODAY. Leggi l'articolo

[Case history] Come il coaching mi ha aiutato a sbloccarmi e a fatturare 280.000£ in sei mesi

Questa è l’intervista a Gianluca Sagone, imprenditore nel campo delle macchine per la chirurgia estetica.

Gianluca, dopo un’esperienza importante come venditore, ha aperto un’azienda a Londra per distribuire il prodotto in esclusiva nel mercato inglese.

Gianluca mi chiamò per fare del business coaching perché, dopo un po’ di tempo che aveva avviato la sua attività nel Regno Unito, non riusciva a produrre risultati, cioè non aveva venduto le macchine.

Aveva un buon business plan, un prodotto eccellente, un ottimo margine e dei buoni contatti con clienti Opinion Leader nel paese.

Malgrado ciò risultati non arrivavano. Tutto ciò sembrava dovuto ad un problema di operatività e tattica, ma ben presto scoprii che il problema più grosso riguardava proprio l’autoefficacia.

Così prendemmo la situazione di petto e ci lavorammo.

Dopo appena 1 mese dall’inizio del coaching Gianluca iniziò a vendere le prime macchine, raddoppiando il budget che si era dato e nei mesi successivi ha raggiunto quota 280.000£ di fatturato, con inoltre un ottimo sistema replicabile che sta portando ulteriori risultati.

Questa è l’intervista completa. Ti consiglio di seguirla fino in fondo perché Gianluca dirà, sopratutto verso la fine, cose molto ispiranti ed interessanti!!!

Ecco una sintesi dell’intervista:

Antonio: “Gianluca quali problemi avevi?”

Gianluca: “Varie difficoltà:

1)  dover riportare in Regno Unito quello che facevo in Italia, considerando le regole diverse e la diversa mentalità;

2)   passare dalla mentalità del venditore a quella dell’imprenditore, gestire contatti, dipendenti, fare contratti, ecc.

3)   il problema più grande era gestire la situazione personale. Infatti per avviare questa attività ho lasciato la famiglia in Italia e sto spesso lontano da casa, il mio problema più importante era gestire i sensi di colpa che provavo lasciando la famiglia per portare avanti questo progetto. Questa è stata la cosa più complicata.”

A.: “Come mai hai deciso di fare coaching?”

G.: “Io credo nella formazione e nel coaching, ho seguito Anthony Robbins, Harv Eker, Brian Tracy, ho studiato la PNL.

Dopo anni di studio ero carico di nozioni, ma non riuscivo ad agire, ero bloccato a livello operativo ed emotivo.

Avevo tanta confusione e spesso mi ero imbattuto in dati falsi che non funzionavano nella realtà.

Avevo bisogno di essere seguito con continuità.”

A.: “Avevi già provato altri coach prima di contattare me?”

G.: “Si, con una pessima esperienza. Diciamo che io non ero la persona adatta a quel tipo di coach.”

[…]

A.: “Quali sono i risultati che hai ottenuto in questi mesi di business coaching?”

G.: “Ho iniziato a dicembre e dopo sei mesi abbiamo fatturato 280.000£. Ma soprattutto ho creato un sistema e i clienti mi stanno contattando, sto crescendo perché veniamo riconosciuti.

Detto questo il miglior risultato che ho ottenuto è stato quello di aumentare la mia autoefficacia, risolvendo alcuni conflitti emotivi e dei sensi di colpa, questa cosa ha segnato il punto di svolta, da quel momento ho iniziato a crescere velocemente.

È stato come togliere un tappo, eliminato il quale ho iniziato a lavorare tanto, meglio e a conoscere clienti sempre più importanti.

[…]

Sapevo cosa dovevo fare, ma il coaching mi è servito e mi serve per fare un check continuo e controllare se sto agendo in maniera sensata e produttiva.

Oggi lavoro meglio, sono più produttivo e soprattutto non sono più in balia delle emozioni o delle urgenze.

[…]

Inoltre grazie al coaching ho imparato a tenere duro, a perseverare. Ho imparato a dire: Questo è quello che voglio, quindi lo faccio!!!

A: “In conclusione Salvatore, qual è il consiglio che daresti ai professionisti e gli imprenditori che ci stanno seguendo?”

G: “Segui il tuo sogno senza scendere a compromessi!!! La vita è una, qualsiasi cosa vuoi, vale la pena di perseguire il proprio sogno!

Spesso si vedono persone di successo e si vorrebbe essere come loro, ma non si pensa a quanto lavoro duro c’è dietro a quel successo.

Quindi inseguire il sogno, ma lavora duramente e con perseveranza.

Inoltre bisogna essere felici dei problemi che si hanno, una volta il mio coach mi ha detto che i problemi che mi trovo a risolvere crescono con me, ed è stato così, più vado avanti più i problemi sono complessi. Ed ogni problema è un trampolino di lancio verso il livello di crescita successivo.”

Personalmente faccio i miei complimenti a Gianluca Sagone, coachee (il coachee è colui che viene seguito da un coach) ed oramai caro amico, al quale auguro di risolvere problemi miliardari!

Quest’interista significa tanto secondo me, perché dimostra in maniera concreta che molto spesso i nostri risultati non dipendono dalle strategie che usiamo, ma dalla nostra autoefficacia, da quanto cioè determinati e sicuri di ottenere risultati siamo.

Gianluca ha risolto i propri sensi di colpa e questo lo ha aiutato ad agire in maniera più concreta e decisa, poi tutto il resto è stato semplice, si è trattato solo di creare un sistema efficace e replicarlo.

Il consiglio che mi sento di darti dopo un’intervista così è di stare sempre molto attento alla tua autoefficacia, alla gestione delle tue emozioni e, se sei impegnato in un business, di trovarti un buon coach.

Sii inarrestabile,

Antonio

PS: Se sei interessato a comprendere di più riguardo all’autoefficacia puoi scaricare l’ebook gratuito a questo link, dove spiego in dettaglio cos’è l’autoefficacia, come funziona e quali sono i passi da seguire.

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