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Come postulare un obiettivo e mantenere alta la tua autoefficacia.

In questo post troverai un metodo standard per descrivere i tuoi obiettivi rendendoli altamente motivanti, inoltre comprenderai come rimanere sempre focalizzato e mantenere alta la tua autoefficacia.
Questo metodo è già stato usato tante volte, alcune delle persone che hanno ottenuto dei benefici da questo sistema leggeranno questa post, e possono garantirti che il livello di autoefficacia aumenta e con essa la produttività, la capacità di focus, la capacità di visione, ecc.

Il primo luogo capiamo il verbo Postulare.

Postulare è un verbo poco usato, ma molto importante; cercando sul vocabolario il significato, troverai che postulare significa “chiedere insistentemente”.


antonio panico autoefficacia obiettivi

antonio panico autoefficacia obiettivi

Però questo verbo è usato anche in diritto canonico ed in matematica, vediamo insieme il suo significato.

In diritto canonico si postula quando viene fatta una richiesta per entrare a far parte di una congregazione religiosa. In tal caso il verbo postulare è usato come “richiedere con fede che il caso verrà esaminato”, infatti in questi casi la congregazione non può ignorare o non esaminare al 100% la richiesta fatta dal postulante.

In matematica un postulato è simile ad un assioma, si tratta di un principio che non ha bisogno di essere dimostrato. Un principio che si ritiene vero ed inconfutabile.

Quindi postulare è usato come richiedere, ma anche come “presupporre che”.

Il postulato è un principio che si ammette senza discussione, con certezza, come un dogma.

Ora capisci perché è importante postulare?

Non si tratta di porsi semplicemente un obiettivo, ma di fare qualcosa in più, di porsi una meta irrinunciabile, pensando “io otterrò questo risultato e non me ne frega niente dell’opinione altrui a riguardo, è così che andranno le cose.”

Ora ti domando:

Quante volte hai cambiato meta negli ultimi anni?

Quante volte hai dubitato di poter raggiungere i tuoi obiettivi?

Posso sembrare antipatico, ma la cosa è maledettamente vera. Ogni tanto mi becco a dubitare dei miei obiettivi, così quando lo faccio ricorro subito agli esercizi per rifocalizzare la mia attenzione sul postulato, mantenendo anche alta l’autoefficacia.

L’esercizio è semplice: ti metti seduto, prendi un foglio e descrivi dettagliatamente il tuo postulato. Scrivi come dovrà essere la tua vita ideale futura. Devi proprio fare un piccolo film di qualche pagina dove descrivi tutto. Alla fine del postulato scrivi una frase tipo: “Questa è la descrizione di come vivrò io tra … anni, questa cosa accadrà perché io credo che accadrà, e non sono disposto a credere in nient’altro.

Infine voglio condividere un paio di raccomandazioni utili, controlla che il tuo postulato abbia queste caratteristiche:

1) Un buon postulato deve riguardare la sfera dell’avere e del fare. Non descrivere come tu sarai, non puoi prevederlo, descrivi quello che avrai e quello che farai, non quello che sarai. So che su questo punto ci sono molti che dicono che bisogna prima di tutto essere il tipo di persona che auspichi. Però so anche che si tratta di una bufala, un’americanata utile a creare solo frustrazione.

Mettiamo che tu voglia guadagnare una cifra X e avere una barca, ora che tipo di persona è uno che guadagna la cifra X e ha una barca? La risposta è: “Boh!”

Infatti non esiste uno standard, le persone che ottengono risultati sono sé stesse con competenze funzionali a quei risultati. Punto.

Quando volevo diventare un coach mi chiedevo come sarei diventato, poi un professore universitario mi disse, sei tu che dai forma ad un ruolo e non viceversa. Cioè siamo noi che caratterizziamo un ruolo; cerco di spiegare meglio: io oggi faccio il coach, sono rimasto me stesso, ma ho competenze da coach, faccio il coach, ed ho risultati da coach, anzi #risultatidapanico 🙂 , ma a parte questo sono sempre io.

Quindi alla domanda come sarò quando guadagnerò X ed avrò la barca, la risposta è: Sarai tu, con più soldi e con la barca. 🙂

2) Poiché so bene che la maggior parte dei postulati contengono obiettivi economici, specifico che bisogna definire in cambio di cosa si vuole ottenere i risultati postulati. I soldi non arrivano dal cielo, bisogna guadagnarli. Ad esempio: “Guadagnerò 5.000€ al mese offrendo i miei servizi come coach a professionisti.”

Questo è un esempio, nel postulato dovrai descrivere cosa farai: “[…] m’incontro con tre clienti, ogni giorno ho tre clienti nel settore x, a cui faccio da coach. Loro sono molto felici di avermi come coach perché riescono, grazie al mio supporto, ad avere incredibili risultati nel loro business.”

3) Un buon postulato deve essere definito nel tempo. Datti una data, il motivo è quello di darsi una giusta fretta, insomma un po’ di pressione aiuterà la tua mente ad avere qualche intuizione.

4) Questo è il punto più importante di tutti: Un buon postulato deve essere grande. Deve incuterti timore e reverenza. Anche in questo caso il primo obiettivo è mettersi sotto pressione, ma c’è anche un altro fattore importante e cioè che le grandi mete determinano grande motivazione personale. Se crei una meta, un postulato, abbastanza grande ogni mattina ti sveglierai infuocato dalla voglia di fare tutto ciò che è necessario per avvicinarti un po’ di più al compimento del tuo postulato. La motivazione ti aiuterà ad agire alla grande, ottenendo ottimi risultati, ed i risultati aumenteranno la tua autoefficacia, miglioreranno la tua frequenza emotiva, ecc.

Ultima cosa.

Se vuoi rimanere continuamente focalizzato, il mio consiglio è :

leggi quotidianamente la scena che hai descritto. Anni fa gli psicologi compresero che tutte le attività meditative come la preghiera, lo yoga, la corsa, aumentano la produzione endorfine ed inoltre aumentano la capacità di concentrarsi.

Quindi ripetere quotidianamente il tuo postulato ti aiuterà a rimanere focalizzato. Ieri mi ha chiamato un cliente che fa coaching con me per ringraziarmi perché questo singolo consiglio lo sta aiutando tantissimo. Si, funziona veramente bene.

Bene con questo è tutto. Come vedi le mie indicazioni sono pratiche e semplici, ma soprattutto funzionano, quindi ti consiglio di metterle in pratica.

Se hai trovato utile questo post e vuoi puoi rimanere in contatto con me, scarica l’e-book gratuito dove potrai approfondire l’argomento e rimanere aggiornato sui post che scrivo regolarmente.

Per ora passo e chiudo.

Sii inarrestabile,

Antonio

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