“La leadership moderna non viene esercitata tramite costrizione ma tramite comunicazione. La capacità di comunicare in maniera efficace non è mai stata tanto importante quanto oggi”
(Hermann Simon e Danilo Zatta)
Oggi, quanto mai nel passato, si parla di leadership: nel campo sociale, politico, e anche nel business. Non è un caso che siano numerosi gli eventi di formazione proprio su questo argomento, in tutta Italia. Siamo sicuri, però, di sapere veramente che cos’è, quali possono essere le sue diverse applicazioni e che basti un semplice corso motivazionale per saperla utilizzare al meglio?
Cos’è veramente un leader? Come bene scrivono Hermann Simon e Danilo Zatta, la leadership non ha nulla a che fare con l’autoritarismo (che tu sia il capo del governo o di un’azienda) ma è, sostanzialmente, un problema di comunicazione. Per questo motivo, quanto sentiamo la parola leadership, drizziamo le orecchie e cerchiamo di capire se tale definizione è utilizzata sempre in maniera corretta, o meno (nel linguaggio comune, quasi mai).
La Leadership, e di conseguenza il leader, infatti, al di là delle frasi fatte, nell’ambito del business si riconosce e si caratterizza per dieci caratteristiche che ogni professionista, manager e imprenditore dovrebbe possedere per potere esprimere al meglio la propria professionalità.
Puoi scoprire quali sono leggendo questa guida.
1. La comunicazione
Come ho anticipato con la citazione di Simon e Zatta, ritengo che la Leadership sia soprattutto una questione di comunicazione e di collaborazione con le proprie partnership, i fornitori, i collaboratori, le risorse umane: in generale con tutti i membri che fanno parte del tuo gruppo e del tuo team di lavoro.
Comunicare bene non è, però, soltanto una questione di stile e non vuol dire solo saper parlare bene, ma anche ascoltare e scrivere nel modo adeguato. Quanti manager o imprenditori hanno realmente queste caratteristiche, riuscendo dunque ad avere buone relazioni con queste figure?
2. Il saper delegare
Se sei un imprenditore, è naturale che tu voglia “decidere tutto da solo”. Del resto, se hai fatto la “follia” di rinunciare al posto fisso, vuol dire che hai una personalità autonoma e fuori dagli schemi. Purtroppo, nessuno sa fare tutto.
Per questo motivo, per essere un vero leader, e ottenere la fiducia degli altri, devi riuscire a dare una migliore organizzazione e gestione alla tua azienda e, dunque, devi imparare a delegare.
3. Il riuscire a prendere decisioni
Essere un leader, e non un gregario che resta nel suo recinto senza mai prendere una posizione, vuol dire saper prendere decisioni all’interno del proprio contesto lavorativo, assumendosene le responsabilità.
Se ti limiterai a fare il “compitino”, non solo non sarai un leader, ma sarai anche un cattivo imprenditore.
Certo, non prenderai sempre decisioni giuste, commetterai anche degli errori, ma questo ti insegnerà a saper gestire la tua azienda e le persone che lavorano per te.
4. Affrontare e risolvere problemi
Se sei un imprenditore ogni giorno devi risolvere tantissimi problemi e nessun giorno è uguale a un altro. Compito dell’imprenditore, infatti, è proprio affrontare e risolvere questi problemi e offrire ai collaboratori gli strumenti giusti per aiutarlo in questo lavoro.
Se riuscirai a svolgere questo compito, sarai visto dai tuoi collaboratori e dipendenti in modo diverso, avranno fiducia nelle tue qualità e ti appoggeranno in ogni tua decisione (anche quando sbaglierai).
5. Colloqui di lavoro e valutazione delle performance del personale
I colloqui di lavoro sono essenziali per ogni imprenditore; anzi, direi che è il principale e il più grande investimento che dovrebbero fare le imprese all’interno della propria struttura.
Impara, quindi, anche tu come condurre con efficacia un colloquio e affianca il personale che svolge questo compito: in questo modo, inizierai a creare un rapporto di fiducia con i tuoi futuri dipendenti sin dall’inizio, sapendo che è anche “merito tuo” se lavorano per la tua azienda.
Insieme ai colloqui di assunzione, importanti sono anche le valutazioni sulle risorse umane a tua disposizione, che possono migliorare la motivazione del tuo management e dei tuoi collaboratori.
Un buon leader si assicura sempre di far capire a chi lavora per lui se sta facendo bene o male, e se i suoi comportamenti sono in linea o no con i valori e gli obiettivi dell’azienda.
6. Motiva chi lavora con te
Compito di un vero leader è anche quello di motivare e coinvolgere il proprio gruppo di lavoro.
Sarai sempre tu il principale e unico responsabile dello sviluppo della tua azienda. E per ottenere questi risultati, se vuoi essere un leader, non devi pensare a magici “trucchetti” o a qualche strategia di persuasione, ma piuttosto deve entrare in gioco la cosiddetta “intelligenza emotiva”.
Devi cercare, quindi, di comunicare al tuo team la tua energia, la tua determinazione, il tuo carisma, la tua influenza: così facendo, avrai intorno a te persone sempre motivate e con un atteggiamento sempre positivo.
Il coinvolgimento del tuo gruppo di lavoro ti porterà miglioramenti anche da un punto di vista puramente economico. Ti consiglio anche di iniziare a scoraggiare, sin da subito i “persuasori negativi” (anche allontanandoli, se è l’unica soluzione).
7. Devi essere disponibile a lavorare su te stesso
Ti sembrerà strano, ma la prima cosa che deve fare un leader, prima ancora di lavorare sugli altri, è farlo su sé stesso, aumentando la propria consapevolezza.
Molti imprenditori, manager o professionisti, infatti, decidono (consapevolmente o no, non ha importanza) di fermare la propria crescita. Ed è un grande sbaglio, poiché il cambiamento è parte essenziale di un leader nell’ambito professionale e di business (e non solo).
Se dedicherai gran parte del tuo tempo a lavorare su te stesso, sulla tua professionalità e sul miglioramento della tua azienda, anche i tuoi collaboratori proveranno a “imitarti” e a migliorarsi, ottenendo maggiori risultati di quelli che raggiungono attualmente.
8. Focalizza i tuoi obiettivi
Come ho già spiegato nell’articolo che riguardava i modi per aumentare i tuoi clienti, una delle prime cose a cui dovrebbe pensare un imprenditore, all’interno di un processo aziendale, sono i suoi obiettivi.
Crea un vero e proprio programma e inizia immediatamente ad avere ben chiari i tuoi obiettivi professionali: questo ti aiuterà anche ad acquisire autorevolezza, e dunque leadership. Fissa mentalmente e visualizza subito che cosa vuoi raggiungere: ti sarà più semplice avere le idee chiare e il tuo futuro professionale sarà più limpido.
9. Allena la tua disciplina
Come insegnano tutti i più grandi leader della storia, da Giulio Cesare a Obama, un leader deve curare la propria autodisciplina.
Per fare questo, devi sin da subito pianificare la tua strategia e i tuoi obiettivi, programmare le tue azioni e non fermarti davanti ai tuoi errori o alle difficoltà che certamente ci saranno. Resisti, sbaglia, riprova, fino a ottenere il successo che meriti.
10. Allarga la tua conoscenza e le tue competenze
Ultima caratteristica che deve avere un vero leader, riconosciuto dagli altri e non soltanto da sé stesso, infine, è quella di aumentare ogni giorno le conoscenze e le competenze professionali. Più in generale, è importane ampliare anche la propria crescita personale, riuscendo a parlare di più cose e avendo un’opinione su più argomenti (non solo su quelli strettamente lavorativi).
Solo in questo modo riuscirai a essere di esempio, attestandoti come vero e proprio “mentore”, aumentando il tuo “controllo” nei confronti di chi lavora e collabora con te e aiutando gli altri nel loro miglioramento (professionale e umano).
Segui le notizie di ciò che accade nel mondo, leggi libri, informati, sii curioso e cerca di trarre insegnamento da qualunque cosa accade nel mondo così come dalle tue esperienze (lavorative e non).
A questo punto hai compreso quanto importante sia, anche per la tua azienda, la funzione di una figura di questo tipo per migliorare i tuoi risultati, quelli dei tuoi collaboratori e dipendenti, e quelli della tua azienda.
Tu pensi di essere leader? Che caratteristiche possiedi e in quali invece pensi di essere mancante?
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