Nello scorso appuntamento abbiamo parlato di Leadership, dei più comuni tipi di Leadership e di come scegliere le persone che producono i risultati migliori.
In questi giorni mi avete rivolto spesso alcune domande ricorrenti riguardo la PNL. Mi preme quindi rispondere per fare chiarezza su questo importante argomento.
Ho avuto la sensazione che alcuni concetti andassero approfonditi. Nel dettaglio, per rispondere alle vostre domande tratterò i seguenti argomenti:
1. La PNL ha originato il concetto della visualizzazione?
2. E’ vero che c’e’ correlazione tra visualizzazione ed il successo?
NASCITA DELLA VISUALIZZAZIONE
Lo psicologo Richard Bandler, che possiamo considerare il padre della PNL non ha inventato la tecnica della visualizzazione. Questa tecnica è una delle tante tecniche che la PNL utilizza (lo stesso Bandler nel riferirsi alla PNL, la definisce come un incubatore di svariate tecniche).
La tecnica della visualizzazione è stata studiata da un chirurgo plastico newyorkese, MAXWELL MALTZ (1899-1975). Questo studioso notò che molte persone raggiungevano un netto miglioramento dell’autostima e della sicurezza in se stessi successivamente ad un’operazione di chirurgia estetica.
Maltz osservò che la visione che queste persone avevano di loro stessi già prima dell’operazione, consentiva loro di raggiungere ottimi risultati ancor prima dell’intervento.
Nel 1960 scrive un libro che si chiama PSICOCIBERNETICA (oggi tradotto in italiano e che potete ancora trovare in libreria) nel quale approfondisce il concetto secondo il quale, visualizzare se stesso al raggiungimento di un risultato, aumenta le probabilità di successo.
Questi risultati derivano da studi che lui stesso aveva condotto nel campo della chirurgia estetica.
Successivamente questa teoria è stata “sposata” da tante teorie, tra le quali la PNL.
VISUALIZZAZIONE E SUCCESSO
Il concetto che è stato promosso deriva dal fatto che le persone di successo riescono a visualizzare bene il proprio obbiettivo.
Come a dire, che se vuoi avere successo, devi visualizzare.
La cosa è alquanto bizzarra. E’ come dire: poiché sai che i pesci riescono a stare sott’acqua, se visualizzi di vivere sott’acqua, prima o poi riuscirai anche tu. Questo concetto ti renderai conto ha qualcosa che non va, è una deduzione non dimostrabile.
Ma se poniamo attenzione ai dati possiamo chiarire che se sei una persona di successo, visualizzare di riuscire nel proprio ambito è dimostrato che aumenta le probabilità di successo.
Ma cosa bene diversa è chiedere di farlo ad una persona che successo non ne ha (almeno per ora).
Ad esempio, per una persona mediamente allenata fisicamente, visualizzare di fare il salto in alto (o una qualsiasi disciplina ad alto coefficiente tecnico), sarà difficile visualizzarsi al di la dell’asta.
Per una persona che pratica questo sport invece, sarà molto più semplice farlo.
Facciamo un esperimento. Provate a visualizzarvi come un Milionario. Immagina di avere 1.000.000€ sul tuo conto in banca. Ora, capisco che se non hai una stabilità economica, se sei alla ricerca di un metodo per cambiare il tuo stile di vita e porti a casa 1.000€, ti renderai conto che c’è qualche problema a visualizzare te stesso che conta 1.000.000€.
La prima cosa che succederà è che sarai assalito da un un pensiero contraddittorio, una controintenzione rispetto alla scena plausibile di diventare milionario. Molto probabilmente penserai: se non sono capace di guadagnare più di 1.000€ al mese, come mai potrò fare a guadagnare 1.000.000€?
Il principale problema che si prefigge di risolvere la visualizzazione è restare MOTIVATI in direzione dell’obbiettivo.
Il prof. Albert Bandura, aggiunge ai concetti del Dott. Maltz che la visualizzazione funziona alla grande su persone dotate di grande autoefficacia (leggi di più nel mio Best Seller su Amazon a questo indirizzo http://goo.gl/V09jKd ).
Infatti il Prof. Albert Bandura ha dimostrato che le persone che hanno alta Autoefficacia, riescono molto meglio a visualizzare le immagini mentali che le proiettano nel futuro.
Specifica però che su persone con bassa autoefficacia è addirittura invalidante. Questo perchè se sei poco autoefficace rispetto a certi obbiettivi, ti sentirai atterrito e piuttosto che proseguire nella giusta direzione, abbandonerai il percorso.
E’ incredibile l’effetto che l’Autoefficacia può avere nella tua vita. Un Prof. Italiano ha mostrato i risultati della risposta degli stimoli a cui sottoponeva i suoi pazienti, grazie a delle risonanze magnetiche. La cosa strabiliante è che ha evidenziato il fatto che questi esami variavano in funzione degli stimoli cui il cervello veniva sottoposto.
Ha applicato queste ricerche, dimostrando che il dolore cui sottoponeva i pazienti, veniva percepito in maniera meno intensa da coloro che già conoscevano questo stimolo, rispetto a coloro che non lo conoscevano. Questo perché chi aveva già provato quel tipo di stimolo diventa più pronto a gestire il “problema”.
Abbiamo chiarito che se non hai alta Autoefficacia, la visualizzazione non funziona. Se hai bassa Autoefficacia rischi addirittura di compromettere tutto il tuo lavoro.
La visualizzazione quindi non ti permette da sola di raggiungere maggiori visualizzare. Tutto questo cosa significa? Significa che:
La capacità di visualizzare non è la radice del successo, ma un effetto dell’Autoefficacia. Ti senti più pronto, ti senti di poter raggiungere un risultato. Questo è un indice, un effetto del fatto che ti senti capace di raggiungere un risultato, ma non è una cosa che puoi allenare per migliorare i tuoi risultati.
Ma allora chi non ha alta Autoefficacia non potrà godere dei benefici della visualizzazione o peggio non potrà mai prosperare?
Assolutamente no.
Chiunque può elevarla lavorandoci.
Una delle strategie è lavorare puntando ad un obbiettivo importante, senza necessariamente preoccuparti se non riesci a vedere chiaramente tutto quello che dovrai fare.
E proprio quello che diceva Walt Disney, quando interrogato sui suoi obbiettivi, rispondeva:
“Non so quale sia il mio futuro, ma so che è grande e scintillante”
Ossia, puoi comprare il cannocchiale più potente al mondo, ma se l’obbiettivo è troppo lontano, non riuscirai mai a visualizzarlo.
E’ nella natura umana puntare ad obbiettivi importanti, ma dovresti trovare una strategia funzionale che ti permetta di raggiungere obbiettivi più prossimi alla tua realtà (che riesci a controllare al meglio).
Gradualmente, ottenendo risultati e raggiungendo questi obbiettivi minori, riuscirai ad aumentare la tua Autoefficacia e di conseguenza a visualizzare finalmente il tuo obbiettivo finale.
Facciamo anche in questo caso un esempio.
Se non hai mai preso un aereo e vieni preso dalla voglia di fare un viaggio a New York, ti renderai presto conto che ci sono un bel cose da sapere a riguardo. I pensieri si affastellano nella tua mente e cominci a pensare a dove mangerai una volta li, al problema della lingua, a come ti troverai in albergo. Insomma una serie di piccoli problemi di cui è giusto occuparsi, ma non immediatamente.
Risultato? Resti a casa, sereno e scontento.
Se invece riuscissi a mettere in ordine i piccoli obbiettivi che ti porteranno a New York le cose cambiano notevolmente. Perciò pensa:
1. Fai il passaporto;
2. Compra il biglietto;
3. Prenota l’albergo;
4. Informati sulle condizioni meteo del periodo;
5. Acquista l’abbigliamento adatto;
6. Informati sui trasporti locali;
7. Ecc..
In questo modo, avrai la possibilità di affrontare piccoli obbiettivi, uno per volta e questo ti permetterà di sentirti maggiormente capace di affrontare “l’impresa”.
E’ ovvio che di ritorno da New York, forte delle conoscenze acquisite, ti sentirai abbastanza Autoefficace da suggerire agli altri cosa e come fare per risolvere il problema “viaggio a New York”.
Quindi per ricapitolare, rispondendo alla domanda, possiamo dire che è vero che le persone di successo riescono a visualizzare meglio. Non è vero che per avere successo devi visualizzare, ma approssimandoti sempre più al tuo obbiettivo, riuscirai a visualizzarlo sempre meglio.
Nel prossimo appuntamento parleremo di Leadership e di persone produttive. Un altro argomento da cui trarre interessantissimi spunti.
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Antonio