Business Coach dell'anno 2021, 2022 e 2023 secondo la rivista CEO TODAY. Leggi l'articolo

Paperino o i sogni?


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paperino“Devi capire che io ho delle responsabilità nei confronti della mia famiglia che mi impediscono di andare avanti in questo tipo di attività…”
Gli occhi erano sgranati e le pupille strette, la bocca aperta come fanno i bambini , l’espressione inebetita come se avesse ripetuto quelle parole a memoria e stesse ancora riflettendo su ciò che aveva appena detto.

Questa persona stava cercando di spiegarmi quale fosse il motivo razionale per cui non poteva andare avanti e cogliere quella che forse era la più grande opportunità della sua vita.

“Ma io sono d’accordo con te, credo che tu debba farlo proprio per senso di responsabilità nei confronti di chi ti ama! Perché chi ti ama, non chi ti possiede, chi ti ama… vuole che tu corra dietro i tuoi sogni, li raggiungi, ti godi la vita e dai al mondo intero il meglio di te!”

“I  miei sogni? I miei sogni? Vuoi sapere qual è il mio più grande sogno? Fare ………!” (Scusate le omissioni, ma lo faccio per una questione di privacy e rispetto della persona con cui ho avuto questo colloquio ultimamente…)

“Allora fallo!” rispondo.

“È impossibile, tu non capisci … in quell’ambiente c’è da scendere a compromessi assurdi ed io non voglio essere quel tipo di persona!”

“E chi lo dice che devi diventare quel tipo di persona?” domando.

“Lo dico  io, io conosco quell’ambiente…” Chiusura totale, non nei miei riguardi, nei riguardi del suo sogno…

Vorrei dire che per la prima volta in vita mia ho ascoltato queste parole, ma ovviamente mentirei.

In qualità di amico, venditore, coach e trainer mi sono sentito dire cose come queste migliaia di volte.

Alle volte ho sentito dire queste cose anche riferite a me e ai miei sogni, aspettative, progetti, ecc. Ovviamente non ho mai dato credito a questo cumulo di stronzate! Scusate la volgarità, ma non riesco a trovare un aggettivo più adeguato a queste affermazioni.

Vorrei avere l’opportunità di parlare con la persona citata sopra per condividere la mia opinione su questo argomento, quella sera non avevo voglia, ne mi sembrava che questa persona fosse pronta ad ascoltarmi, vedevo altresì chiusura e rigidità su quella posizione.

Però ho ripensato a quella persona ed alcune situazioni che abbiamo vissuto insieme. Infatti abbiamo avuto l’opportunità di incontrarci in una serie di attività e di incontrare amici o amiche mie che sarebbero potute essere dei mentori, agganci o contatti nell’ambiente oggetto del suo sogno.

No così sono troppo vago…

Facciamo finta che questo mio amico mi avesse confidato che voleva diventare un attore.

Nelle giornate che abbiamo passato insieme io gli ho presentato o comunque abbiamo avuto modo di incontrare, almeno 4 persone, alcuni anche abbastanza facoltose, del mondo dello “spettacolo, del teatro, della tv, ecc”.

Capisci dov’è la mia perplessità?

Non l’ho mai visto questa persona avere uno slancio verso di loro o chiedere come poter diventare un attore o semplicemente parlare di questa sua aspirazione … mi segui?

Io non riesco a non pensare che se io e questa persona ci siamo incontrati, un senso ci deve essere, per entrambi ovviamente, ma non riesco a trovarlo.

Quello a cui continuo a pensare è quella frase, quel sogno infranto prima ancora di essere enunciato.

Attenzione non sto parlando di un cinquantenne (ma il mio atteggiamento sarebbe lo stesso, conosco gente che a 50 anni si mette in gioco e impara a fare cose nuove per realizzarsi), la persona di cui parlo è un giovanissimo, pieno di potenziale e di capacità, tutte già pronte per essere buttate nel cesso!

Questa roba mi fa indiavolare. Io non ci credo! Alle volte vorrei scoprire chi è che mette tutte queste stronzate nella testa delle persone per prenderlo fisicamente a calci nel culo!

Scusate il tono aggressivo che sto usando, ma questo è ciò che provo, sinceramente.

L’uomo sta vivendo la fase migliore della sua storia, è l’era migliore che abbiamo mai vissuto, viviamo circondati da una tecnologia incredibile.

Mentre scrivo sono in treno, dove da poco ho visto via skype la mia famiglia, tra meno di 2 ore sarò a casa grazie alla velocità con cui sto viaggiando(297km/h evviva il treno!). Ed intanto ho l’opportunità di scrivere questo post ed inviarlo a migliaia di persone.

Oggi viviamo in un epoca di democrazia, certo il momento è quello che è, ma non esistono più i problemi legati alla razza, al sesso o alla provenienza sociale.

L’America, il paese che ebbe i peggiori problemi di razzismo al mondo dopo il Sud-Africa oggi ha un presidente di colore.

Le guerre sembrano agli occhi di tutti un modo vecchio e stupido di affrontare i problemi, viviamo nella maggior parte dei casi in pace e democrazia, liberi di esprimerci e senza alcuna mancanza dei bisogni, almeno i primari.

Possiamo amare liberamente, non aggiungo altro su questo tema.

Ieri il Papa ha scritto su Twitter… il Papa!!!!!!!!!

Il capo dell’istituzione più rigida e conservatrice al mondo, ha capito che Twitter è un ottimo strumento di comunicazione di massa e lo usa! (Hey Papa, sei un grande!)

E sto ragazzino ha abbandonato i suoi sogni per cosa? Magari tu conosci qualcuno che ha fatto la stessa cosa, vero?

Io non lo capisco, di cosa stiamo parlando!

Il problema è che malgrado viviamo nella migliore era che l’umanità abbia mai vissuto, ci manca  ancora una tecnologia essenziale. La tecnologia di cui parlo è la capacità di gestire la nostra mente.

Noi non siamo la nostra mente, siamo delle entità spirituali che usano un corpo fisico, in cui c’è un computer, chiamato cervello, bellissimo e molto avanzato, ma che fa spesso del casino.

Abbiamo due tipi di menti, una reattiva ed un’altra creativa (… ci sono teorie che suddividono la mente a seconda dei distretti anatomici del cervello, esiste al teoria dei 5 cervelli, ecc. Io sto parlando della mente e semplifico vergognosamente, ma questa semplificazioni è utile al fine di questo post, ok?).

Personalmente chiamo queste due parti “Paperino” ed il “Genio della lampada” viste le diverse capacità cognitive e creative, ma ne parlerò in un post dedicato.

“Paperino” è la mente reattiva, frutto di una serie di condizionamenti. Tali condizionamenti sono l’insieme di una distorta interpretazione di avvenimenti della nostra esperienza sommati ai condizionamenti culturali che abbiamo ricevuto.

C’è un problema: il problema è che Paperino non ha percezione di essere limitato, in quanto limitato non si rende conto dei esserlo.

Così dentro di noi ascoltiamo delle voci dirci cosa è possibile e cosa no, questa voce è la voce di “Paperino”.

Ok… forse la cosa ti fa un po’ sorridere, ed io uso queste immagini per ridicolizzare le nostre voci interne e per una questione di consapevolezza e di memorizzazione, ma ciò di cui parlo ha solide evidenze scientifiche (sto facendo il fico?), quindi seguimi attentamente.

È probabile, che mentre leggi ti sei chiesto se tu hai questa voce interiore che io chiamo “Paperino”… vero?

Bene! Quel pensiero che hai fatto è la vocina di “Paperino” in azione!

Quella voce che ascolti dentro di te, il tuo pensiero “linguistico”, il tuo dialogo interiore rappresenta la mente reattiva, frutto di una serie di condizionamenti ed automatismi mentali…

Hey basta, approfondirò questo tema più avanti se ti piace (se sei interessato segnalamelo per favore), per ora continuiamo a parlare del mio amico!

Sono triste e mi sento un po’ in colpa!

Non sono riuscito a dire a quella giovane persona ciò che penso. Così ho deciso di scriverlo qui nella speranza che prima o poi egli possa leggere e magari trovare spunto da queste parole.

Ipotizzo anche che queste parole siano utili per te che stai leggendo, magari hai una storia simile alla persona di cui parlo.

Ciò che avrei voluto dire a quella persona è:

Io credo che tu sia una persona fantastica.

Io credo che tu sia un’anima fantastica, venuta in questo mondo per poter glorificare il tuo splendore. Sei venuta qui per sperimentare fisicamente la tua grandezza e servire gli altri con i doni che Dio ti ha dato.

Quando non ascolti quelle cose che ti dici, quando sei te stesso al 100% ed esprimi ciò che senti nel tuo profondo di voler esprimere, tutto ti riesce facilmente e tu sei felice. Diversamente no!

Capisco che il tuo problema più grande è ricevere accettazione da parte dei tuoi familiari, da parte del tuo partner e degli amici intorno a te. La paura più grande della maggior parte delle persone è essere rifiutati, o ricevere una pubblica umiliazione, tutto ciò è umano.

Eppure tra qualche anno ti troverai a fare i conti con il tuo spirito, la tua anima, che non ha intenzione di non dare il meglio di sé. Tu sei venuto qui per poter esprimere il meglio di te, ed hai due opzioni:

1)      Ti impegni a raggiungere il tuo sogno, obiettivo o meta. Così potrai scoprire qual è il tuo prossimo step, cosa ti aspetta nel futuro, quale altro sogno vuoi raggiungere.

2)      Non lo fai. E passerai il resto della tua vita a soffrire per questa scelta. Si perché nulla ti soddisferà mai abbastanza, nulla sarà mai il meglio per te se non quello in cui la tua essenza aspira.

La verità è che la vita è troppo incerta per sapere se il tuo partner rimarrà sempre con te, invece per quanto riguarda la tua famiglia, stai sicuro che moriranno, come tutti e prima o poi te ne separerai.

Tu invecchierai, la tua giovinezza sfiorirà, le tue forze diminuiranno, i tuoi impegni aumenteranno, un giorno ti guarderai allo specchio e ti chiederai se hai fatto la scelta giusta e da questo dipenderà molto la tua soddisfazione!

L’unica persona da cui non potrai mai separarti sei te stesso e come prima cosa dovresti fare di tutto per accontentare te!

Quindi smettila di dire sciocchezze e non ti curare degli altri. Chi ti ama, vuole che tu faccia tutto quello che desiderai il tuo cuore, se così non è fatti un paio di domande sulle persone che hai intorno a te.

Vai avanti per la tua strada e fai quello che desideri ardentemente, costi quel che costi, quello che vuoi è il minimo che ti meriti per rendere la tua vita una storia da raccontare.

So una sola cosa, quando moriremo o quando staremo per morire, avremo l’occasione di fare un fare un’analisi a posteriori della vita. In quel momento ci saranno due tipi di persone:

  • Le prime diranno: “oh mio Dio, non farmi morire, ho mille rimpianti, sono troppe le cose che non ho fatto, per favore dammi un’altra opportunità!”
  • Le seconde diranno: “oh mio Dio, grazie, mi sono divertito! Grazie di avermi donato questa vita è stato un bel giro di giostra!!! Grazie davvero!”

Tu quale dei due vuoi essere?

Sii inarrestabile,

Antonio

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