Strategia e tecniche per i colloqui di selezione
Uno dei principali problemi delle aziende è trovare candidati adeguati per la propria impresa e avere le maggiori informazioni possibili in merito.
In molti casi, non basta che il candidato sia capace di fare il proprio lavoro, che abbia una buona preparazione e formazione professionale; numerosi altri sono gli elementi che devono essere presi in considerazione per il ruolo che dovrà svolgere:
· il carattere,
· il senso di responsabilità,
· la capacità di lavorare in team e di relazionarsi con il management,
· conoscere gli strumenti per svolgere al meglio il suo lavoro,
· l’adesione ai valori aziendali,
· il reale interesse a lavorare per l’azienda, ecc.
Come trovare una risorsa di questo tipo? La valutazione di chi dovrà lavorare per te, non è mai facile.
Per questo motivo sono essenziali i colloqui di selezione.
Non ci sono modi giusti o sbagliati per gestire un colloquio (anche perché dipende da chi stai cercando in quello specifico momento), ma esistono delle tecniche per renderlo più efficace.
Ho scritto questo articolo per renderti più facile i tuoi futuri colloqui di lavoro e indicarti gli errori da evitare.
Buona lettura!
Strategie e tecniche specifiche durante i colloqui di selezione del personale
1. Arriva preparato
Ricorda: durante i colloqui di lavoro non è soltanto il selezionatore a valutare il candidato, ma sarà anche lui a valutare te.
Per questo motivo, cerca anche tu di dare un’ottima impressione: cura al meglio la tua presentazione e la descrizione della tua azienda. Questo lo aiuterà anche a essere più sincero durante il dialogo con te.
2. Usa una comunicazione amichevole
Cerca di fare in modo che il colloquio di lavoro non sia un interrogatorio.
Il candidato deve essere se stesso e non recitare una parte. Per questo, più utilizzerai una comunicazione verbale (e non verbale) con un atteggiamento e un approccio amichevole e più lui si sentirà a suo agio.
3. Fai parlare il candidato
Per una migliore analisi del candidato, tu devi ascoltare e lui deve parlare.
Ascolta la sua voce e quello che ha dire. In questo modo, avrai più possibilità di conoscere meglio quali sono le sue caratteristiche professionali, e valutare se è adeguato a lavorare per la tua azienda.
4. Non fare domande che contengono già la risposta
Durante il colloquio di lavoro, devi cercare di conoscere meglio chi dovrà lavorare per te. Per questo motivo, non fare domande in cui sia chiaro cosa vuoi farti rispondere. Ad esempio, “Ti piace lavorare in team?”.
5. Approfondisci le sue risposte
Non prepararti una scaletta preimpostata, con le domande da rivolgere al candidato ma cerca di utilizzare la tecnica che ti permette di interagire veramente con lui.
Approfondisci, cioè, le sue risposte. In particolare, ogni volta che fa affermazioni che potrebbero non coincidere con le risposte precedenti, cerca di saperne di più.
A questo punto ti starai chiedendo “Quali domande devo fare ai candidati che vogliono lavorare per la mia azienda? Non so da dove cominciare.”
Qui sotto puoi leggere quali sono le domande che dovrai fare durante l’intervista al candidato.
Cerca di limitare al minimo le domande standard, di loro natura generiche, come “Perché vuoi lavorare presso la nostra azienda?”, “Quali sono le tue motivazioni principali?”, “Quali sono stati i tuoi studi a scuola e le tue principali esperienze lavorative?”, oppure “Quali sono le tue attitudini?”.
Cerca, invece, di concentrarti sulle domande a carattere esplorativo, che chiariranno nella maniera migliore il suo potenziale, se è la figura adatta a lavorare per te e se è in linea con la tua strategia aziendale.
Con quali tipi di persone desideri lavorare?
Con questa domanda, non chiedi al candidato se gli piace lavorare in team (la cui risposta sarà scontata), ma capirai se le persone della tua azienda sono adatte a lavorare con lui (e viceversa).
Comprenderai anche qual è la sua motivazione, quali le sue aspettative e se tra i suoi punti di forza vi sono anche qualità di leadership.
Qual è stata la sfida più impegnativa che hai affrontato nel corso della tua carriera?
Scoprire se il candidato può risolvere un problema, e come lo affronta, ti aiuterà a comprendere non soltanto le sue attitudini lavorative, ma anche la sua personalità. Importante, poi, è anche il significato che darà alla parola “sfida”.
Qual è stato il successo più importante della sua carriera?
Allo stesso modo, individuerai la personalità del candidato anche scoprendo cosa vuol dire per lui “successo”.
In questo modo, infatti, comprenderai anche quali sono i suoi attuali obiettivi all’interno della tua azienda.
Se ne avesse la possibilità, che cosa cambierebbe del suo percorso lavorativo?
Quest’ultima domanda ti farà individuare meglio il suo profilo comprendendo se il candidato è una persona che apprende dai suoi errori, se vuole costantemente migliorare e se gli piace veramente il lavoro che svolge.
È convinto della sua scelta? Ama il suo lavoro? O avrebbe voluto fare qualcos’altro?
Abbiamo quasi finito. Voglio però parlarti di un ultimo elemento.
Nella maggior parte dei casi, quando si parla dei colloqui di selezione, si pensa che ce ne sia uno e uno soltanto.
Quello, cioè, in cui il candidato si presenta e fa una chiacchierata con chi lo deve assumere.
Ma non esiste solo questo modello.
In realtà, ne esistono almeno 4:
1. Colloquio telefonico
Questo colloquio è solitamente sostenuto da un responsabile o da un membro del team delle Risorse Umane e ha lo scopo di far rispondere il candidato alle domande derivanti dalla lettura del Curriculum Vitae.
Questo tipo di colloquio è molto simile a quelli tradizionali, ma ha il vantaggio di essere breve (dunque è possibile condurne numerosi in poche ore). Inoltre, è molto efficace per valutare le capacità del candidato nel caso che la posizione lavorativa ricercata abbia a che fare con il telefono (segretario/a, telefonista o operatore/trice di call center).
2. Colloquio per testare le competenze del candidato
Questo colloquio è solitamente svolto faccia a faccia ma, rispetto a quelli tradizionali, ha lo scopo di scoprire se il candidato ha realmente le capacità e le competenze tecniche che servono per svolgere il lavoro.
3. Colloquio comportamentale
Questo tipo di colloquio è adatto soprattutto per quei candidati che non hanno esperienza per la mansione richiesta.
Cerca, quindi, di mettere il candidato in situazioni in cui molto probabilmente si troverà e valuta le sue reazioni (in particolare il suo comportamento sotto pressione).
4. Colloquio tecnico
Anche questo tipo di colloquio ha lo scopo di verificare se il candidato è realmente in grado di svolgere il lavoro. Mettilo alla prova, magari con un piccolo test.
Ancora più efficace è svolgere questi colloqui testando più candidati e assegnando a tutti lo stesso compito. In questo modo, potrai valutare meglio chi lo ha svolto nella maniera migliore.
Mi auguro che questa guida ti sia stata utile.
Tu hai mai svolto colloqui di selezione? O li fai svolgere dal tuo personale? Quali risultati hai ottenuto? Sei riuscito immediatamente a capire chi era il candidato migliore?
Fammelo sapere qui sotto con un commento e condividi questo articolo con i tuoi amici, se pensi possa essere loro utile.