Business Coach dell'anno 2021, 2022 e 2023 secondo la rivista CEO TODAY. Leggi l'articolo

Cosa sono le soft skills?

E perché devi utilizzarle nella scelta dei tuoi dipendenti?

Ti ho già parlato di quanto sia importante valutare le competenze professionali del tuo personale, soprattutto in fase di presentazione e selezione.

Le capacità di tipo professionale sono elementi importanti per capire se la persona con cui stai parlando è la più adatta a gestire il ruolo che stai cercando.

Sempre più, nell’ultimo periodo, ci si sta rendendo conto che, insieme alle capacità tecniche, sono essenziali anche quelle personali, cioè le cosiddette “soft skill”: quelle capacità relazionali e di comunicazione, con cui si riesce a capire se il candidato condivide i valori aziendali e ha la giusta motivazione per iniziare a lavorare per te.

Pensiamoci un attimo. Immagina di aver assunto un dipendente bravissimo nel fare il suo lavoro, ma che non riesce a fare gruppo, non riesce a ottenere la fiducia dei propri colleghi, non riesce mai a lavorare insieme agli altri (e magari parla anche male di te o della tua azienda).
Pensi che sarebbe un valore aggiunto o piuttosto un elemento negativo da allontanare al più presto?

Ma quali sono, nella pratica, queste soft skills di cui stiamo parlando? E che differenza c’è con le competenze che normalmente cerchi quando devi assumere qualcuno?

Ecco il motivo per cui ho scritto questa guida, in cui potrai scoprire quali sono quelle che ti servono realmente per valutare i dipendenti della tua azienda, se hai come obiettivo lo sviluppo e il controllo del tuo business, e raggiungere il successo.

 

Quali sono le caratteristiche delle soft skills?

 

1. Problem Solving

Questa capacità è l’attitudine a risolvere i problemi che si presentano, di volta in volta. Come sai, se sei un imprenditore, essere in grado di risolvere ogni tipo di problema è fondamentale per garantire una buona riuscita del lavoro che stai svolgendo.

 

2. Adattabilità

Per un’impresa sono fondamentali i processi di cambiamento, da quelli tecnici a quelli comunicativi, dal marketing all’organizzazione. Per questo motivo, anche le tue risorse umane dovranno avere la capacità di sapersi adattare alle nuove condizioni e circostanze.

 

3. Saper lavorare in gruppo

Devi avere consapevolezza del fatto che, insieme alle capacità tecniche, una delle principali competenze che devi cercare quando stai selezionando un candidato, è quella di riuscire a lavorare in gruppo.

Salvo che egli non sia l’unico dipendente, infatti, in qualsiasi tipo di impresa ci si trova a doversi relazionare con gli altri. E lo spirito di squadra e i rapporti interpersonali diventano essenziali per creare il senso di appartenenza ai valori aziendali, a migliorare la collaborazione e aumentare la produttività.



 

4. Passione e Creatività

È possibile che tu stia pensandi: “La mia azienda non è un’agenzia web o di marketing… nella mia azienda la creatività non c’entra nulla.”.

Ma sbaglieresti a pensarla così. Infatti, in qualsiasi tipo di realtà aziendale, è essenziale avere passione per il lavoro che si svolge.
Allontana (anzi, non ti avvicinare proprio) a quelle persone che vogliono fare soltanto il “compitino”, aspettando la fine dell’orario di lavoro, per ricevere alla fine del mese lo stipendio. 

Soltanto con la passione per il proprio lavoro raggiungeranno ottimi risultati. E il frutto di questa passione è proprio la creatività, migliorando i servizi e i prodotti che si offrono ai tuoi clienti.

 

 

Come valutare le soft skills?

Queste, secondo la mia esperienza e quella dei miei clienti, sono le soft skills da valutare nell’assunzione dei candidati per la tua impresa.

A questo punto una domanda lecita potrebbe essere: “Ho capito cosa sono queste soft skills che dovrebbero avere i miei dipendenti. Ma come faccio a misurare queste competenze? Esistono sistemi di valutazione con un buon grado di attendibilità?”.

Ti rispondo subito.  Gli strumenti per la valutazione delle soft skills dei tuoi dipendenti si possono dividere in due macro-categorie: le prove e gli indicatori.

 

Le Prove

Le prove, per permettere di valutare elementi non tangibili, devono rispondere a questi requisiti:

  1. Imprevedibilità.
    Le persone dotate di un alto livello di soft skills manifestano questa abilità quando si trovano a fronteggiare situazioni e difficoltà impreviste e non prevedibili.
     
  2. Mettere sotto stress.
    Chi possiede soft skills, nella maggior parte dei casi, non va mai nel panico quando si trova a dover fronteggiare situazioni stressanti. Una prova di valutazione che voglia mostrare questo aspetto deve, quindi, riprodurre modalità che attivino una certa dose di stress nei partecipanti.
     
  3. Forzare il candidato alla ricerca di dati e informazioni.
    Una delle abilità da valutare per scoprire se il candidato ha, o no, soft skills è di sapere raccogliere velocemente informazioni, anche, se non soprattutto, su aspetti dell’azienda che non si conoscono. Questa prova di valutazione dovrà, quindi, essere strutturata in modo da non offrire informazioni esaurienti al candidato, ma permettergli di trovarle.
     
  4. Collaborazione e competizione.
    La chiave di volta per il successo della tua impresa sta nella capacità di organizzare un management che abbia un ottimo spirito collaborativo, per riuscire a valorizzare il proprio team, ma anche competitivo e di leadership, per cercare di emergere ed essere il “migliore”. Per questo motivo, nella valutazione delle soft skills, si devono realizzare prove che prevedano lavori di gruppo (collaborazione) per costruire performance individuali (competizione).

 

Gli Indicatori

Il tema degli indicatori, rispetto alle prove, è molto più complesso poiché, com’è facilmente comprensibile, in questo tipo di analisi è impossibile trovare l’oggettività della valutazione. Per ottenere questo risultato, devi cercare di ottenerlo secondo comportamenti reali e visibili. La flessibilità, ad esempio, può trasformarsi in una serie di indicatori reali come “accettare di modificare l’orario di lavoro” oppure “accettare di svolgere un lavoro che non si è mai fatto”, ecc.

 

Conclusioni

Quello che voglio comunicare con questo articolo è che il contesto sociale e lavorativo di questo momento storico è diventato sempre più complesso. Se vuoi cogliere le opportunità che la modernità ci pone di fronte, non puoi accontentarti di valutare un potenziale dipendente (soprattutto se giovane) soltanto con un curriculum, al cui interno sono elencate le proprie competenze tecniche, gli studi che ha compiuto, o la propria formazione. Sarebbe un errore, anche perché quegli stessi studi o le sue competenze potrebbero diventare obsoleti nel giro di qualche anno.

 

I modelli del passato sono, appunto, del passato.

Oggi, chi potrebbe lavorare per te (dal normale collaboratore al manager) deve possedere delle conoscenze e competenze trasversali che comprendono anche le soft skills.

L’orientamento al mondo del lavoro deve essere incentrato anche sulla gestione delle difficoltà e del proprio comportamento di fronte a situazioni non previste.

Valutare le soft skill è, quindi, ormai essenziale e centrale per scegliere il candidato che va bene per la tua impresa.

 

E tu, cosa ne pensi delle soft skills? Ne avevi mai sentito parlare?

Pensi di tenerne conto nel futuro, quando ti troverai ad assumere un nuovo dipendente per i progetti della tua azienda? E quali tipi di prove pensi di realizzare per i candidati?

Fammelo sapere attraverso un messaggio qui sotto e ricordati di condividere questo articolo con i tuoi amici o colleghi imprenditori. Ti ricordo che puoi avere un coaching gratuito con me. Devi solo cliccare il pulsante qui in basso.

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